Continuiamo a sollecitare l’approfondimento di una delle tematiche che riteniamo sia (o, in ogni caso, dovrebbe essere) al centro della discussione civile: l’attualità della Costituzione a sessant’anni dalla sua entrata in vigore. A tale scopo diamo ulteriore risalto alla segnalazione raccolta dalle pagine dell’autorevole pubblicazione telematica federalismi.it che consiglia la lettura del testo “Salviamo la Costituzione.Il tema che dominerà la nuova stagione politica” di Dino Messina, giornalista del “Corriere della sera”.
Si tratta di una interessante raccolta di interviste attraverso le quali l’Autore ha cercato di capire da autorevoli esponenti del mondo delle istituzioni, del mondo politico e di quello accademico le “ragioni” della riforma della Carta Costituzionale.
Alla vigilia di elezioni politiche che, come si evince dal sondaggio di opinione “La crisi di Governo e gli scenari futuri” effettuato dall’Istituto Piepoli S.p.a. il 31/1/2008 solo il 35% dei cittadini italiani considerava davvero inevitabili, riteniamo utile fornire degli strumenti che consentano di conoscere meglio il sistema elettorale con il quale, purtroppo, ciascuno di noi sarà chiamato a “scegliere” il proprio rappresentante in Parlamento.
Si tratta di un complesso di regole dettate dalla legge n.270 del 2005, che fino alla caduta del Governo Prodi era da tutti tacciata come la peggior legge elettorale esistente; attualmente, invece, sembra che i numerosi difetti che la caratterizzavano siano scomparsi. E’ necessario, quindi fare chiarezza. A tale scopo segnaliamo, in particolare, un contributo del professor Tommaso Edoardo Frosini che fornisce una efficace e chiara sintesi della legge elettorale. Il contributo, dal titolo “Nuova legge elettorale e vecchio sistema politico?” È stato pubblicato dal periodico Rassegna Parlamentare, n. 1, 2006 ed è consultabile on line sul sito dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti a questo link.
Dal momento che la maggioranza dei cittadini attualmente subisce gli effetti di una decisione (quella di andare nuovamente alle urne) che non ha condiviso, pensiamo che sia importante almeno “partecipare alla partita conoscendo le regole del gioco”.
La Costituzione repubblicana fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, il 27 dicembre 1947. Fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947.
È entrata in vigore l’1 gennaio 1948.
Il sessantesimo anniversario della Costituzione repubblicana è un’occasione preziosa per promuovere la diffusione della conoscenza della legge fondamentale del nostro Paese e per riflettere sull’attualità dei principi che essa sancisce. Sarebbe auspicabile, infatti, che tutti coloro che vivono entro i confini dello Stato italiano conoscessero la Costituzione per coglierne il senso e il valore.
Pertanto, riteniamo opportuno dare risalto, in primo luogo, all’iniziativa adottata dalla redazione del sito federalismi.it che ha provveduto a rendere disponibile la copia anastatica del documento originale della Costituzione italiana, custodito negli archivi di Stato.
Inoltre sul medesimo sito è possibile leggere l’editoriale a cura di Valerio Onida dal titolo “I sessant’anni della Costituzione Italiana”. Segnaliamo, infine, il convegno della Rivista costituzionalismo.it, sul tema “La Costituzione ha 60 anni: la qualità della vita sessant’anni dopo” che si terrà ad ASCOLI PICENO, il 14-15 marzo 2008, presso la Sala della Ragione del Palazzo dei Capitani.
Il programma è consultabile su questa pagina.